venerdì 26 giugno 2009




Tanti i siti di questo straordinario Paese ancora poco noti al grande pubblico.

Eccovi alcune mete di sicuro interesse per gli amanti della storia e dell’archeologia


IRBID

Lasciandosi Amman alle spalle e dirigendosi verso nord in direzione del confine siriano, si incontra Irbid anticamente conosciuta come Arabella, la seconda città per dimensioni della Giordania. Fuori dagli itinerari turistici, Irbid è sede di due eccellenti musei archeologici ed è un ottimo punto di partenza per escursioni nella parte alta della Valle del Giordano e per visitare i numerosi siti della zona. Dar As Saraya è la fortezza ottomana del 19imo secolo che prima di diventare sede del museo di archeologia nel 1994, fu anche usata come prigione. Centinaia di reperti provenienti da tutta la zona sono conservati ed esposti in ordine cronologico nelle sette sale espositive tra cui la statua di Tyche, dea Romana della Fortuna ritrovata ad Umm Qays. Particolarmente interessanti e preziosi sono anche i numerosissimi mosaici.

UMM QAYS

Località in cui avvenne il famoso miracolo dei maiali di Gadarene, Umm Qays (un tempo conosciuta come Gadara) è stata in passato importante centro culturale. Patria di molti poeti e filosofi classici, tra cui Teodoro, fondatore della scuola retorica a Roma, fu ribattezzata come la “nuova Atene”. Abbarbicata su una splendida altura sovrastante la Valle del Giordano ed il Mare di Galilea, Umm Qays vanta una magnifica terrazza colonnata e rovine di due teatri romani oltre ad un museo ricco di reperti. Nei pressi della città ci sono anche le calde sorgenti termali di Al-Himma, già apprezzate dagli antichi romani per i loro preziosi benefici terapeutici.

PELLA

Situata ai piedi della valle del Giordano, esattamente al livello del mare, Pella (Tqabat Fahl) è una dei siti preferiti dagli archeologi. Infatti, pur essendo meno spettacolare di mete sicuramente più note come Jerash, è molto più importante dal punto di vista archeologico per la copiosità dei ritrovamenti. Alcuni di questi risalgono ai tempi del Vecchio e Nuovo Testamento e dimostrano che qui si rifugiarono le prime vittime delle persecuzioni cristiane in fuga da Gerusalemme. Nei pressi di questo antico insediamento, sono state rinvenute tracce degli accampamenti più antichi del mondo e di villaggi semipermanenti che risalgono al periodo Natufiano e di Chebaran (10000-18000 anni fa). Pella offre anche rovine del periodo greco-romano, tra cui un teatro ed un ninfeo.

UMM AL-JIMAL

Al confine con la pianura desertica orientale, dominata dal basalto, Umm Al-Jimal è conosciuta infatti come “la città nera”: la più orientale delle principali città settentrionali, si colloca lungo una strada secondaria vicina allo snodo di numerose antiche rotte commerciali che collegavano la Giordania centrale con la Siria e l’Iraq. La scarsità di legname nella regione ha comportato un uso quasi esclusivo delle dure pietre di basalto come materiali edili. Grazie all’uso di queste pietre fu introdotto un esclusivo sistema di copertura del tetto, mediante l’uso di lunghe lastre di basalto. Tra le strutture più interessanti da visitare vi sono le alte caserme con la loro piccola cappella, le cisterne d’acqua chiuse o a cielo aperto, i resti di un forte romano e di diverse porte cittadine.

LO SAPEVATE?

Pella è stata abitata per la maggior parte degli ultimi 6000 anni, soprattutto grazie alla sua posizione strategica al crocevia fra le rotte commerciali che andavano da nord a sud e da est a ovest. Venne chiamata Pella nel periodo ellenistico, quando i soldati di Alessandro Magno diedero all’insediamento il nome del luogo di nascita del loro comandante che nacque a Pella in Grecia, nella regione della Macedonia il 20 luglio del 356 a.C.

Per informazioni: www.visitjordan.com


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